Ivan Illich – elogio della bicicletta bellissimo, ma titolo poco azzeccato

Bicicletta da corsa - Museo scienza tecnologia Milano
Bicicletta da corsa – Museo scienza tecnologia Milano

Elogio della bicicletta, pubblicato da Bollati Boringhieri, è molto di più di quanto il titolo promette: la bicicletta c’entra poco o nulla ed è solo il pretesto per una riflessione sulla stile di vita delle società cosiddette contemporanee.

L’assurdità della moltiplicazione della possibilità di spostarsi da un punto ad un altro moltiplica in modo innaturale anche lo spazio in cui tale possibilità viene esercitata. L’auto colonizza gli spazi antropici e diventa spazio necessario: se a tutti gli uomini venisse distribuita una sorta di velocità procapite più o meno pari a quella che si può raggiungere a cavallo di una bicicletta, non esisterebbe traffico, non esisterebbero congestioni né inquinamenti e tutto potrebbe essere raggiungibile in modo più semplice con lo stesso impiego di tempo. La massa motorizzata moltiplica gli ingombri urbani ed extraurbani in modo impressionante e crea vere oligarchie tra i detentori della velocità, incrementando le disuguaglianze tra questi e coloro che invece la velocità sono costretti a subirla.

Non lasciatevi ingannare dunque da un titolo fuorviante ma sintonizzatevi sull’acutissima provocazione di Ivan Illich. Buona lettura.

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