Il pietoso caso del prof. F.C.

Il labirinto di Villa Pisani a Stra, Italia
Il labirinto di Villa Pisani a Stra, Italia

Allora care e cari, ecco la seconda puntata del mio “pietoso” caso: un’ odissea informatico burocratica per richiedere un fantomatico assegno di disoccupazione (della durata di un mese!). Vi avviso che, prima o poi, capiterà a tutti (se non è già capitato) di  infilarsi in un vicolo cieco on-line… una specie di parete virtuale contro la quale andrete a sbattere, apparentemente impossibile da scalfire o da scavalcare… per chi non avesse letto la prima parte segua questo link (che vi linkerà a un link che a sua volta vi rimanderà a un altro link che… scherzo!). Buon divertimento 🙁


Veniamo al caso pietoso del sottoscritto prof. Francesco Camattini disoccupato dall’8 luglio ultimo scorso. Nonostante il mio super codice dispositivo inviatomi dall’INPS dopo la procedura surreale di cui vi ho già detto, mi accorgo che il sistema informatico non accetta la mia  domanda per una questione umana! (Errore? Omissione? Dolo? Non lo capirò, forse, mai) così chiamo l’INPS di Parma e, sperando di parlare con un ufficio, vengo irrimediabilmente risucchiato da un call center di non so dove…per capire cosa fare con il risponditore automatico ci vuole prontezza di riflessi e fantasia… guai se hai un apparecchio acustico o se hai superato i 70 perché sarebbe fatale per la tua telefonata. Tu speri (preghi) che ci sia un’ opzione per “parlare con un operatore”(un essere umano) e fai proseguire la voce virtuale … invece niente, devi rassegnarti a rispondere. Nella prima raffica di domande ti chiedono di digitare il tasto del telefono corrispondente al tuo problema…ma a me non è chiaro che problema ho, così devo farmi ripetere almeno 2 volte tutta la serie di domande e segnare con una vecchia matita (si usano ancora?) il numero che mi sembra corretto.

Digito e arriva un’altra sottosezione di sotto domande… è uno scherzo?! No. Finalmente parlo con un’operatrice con un numero identificativo a 4 cifre… gentile. Mi aiuta… ma facciamo un po’ fatica. Soprattutto la paranoia è che cada la linea! Se cade sono rovinato devo rispiegare tutto d’accapo a un altro/a operatore con un codice diverso. Tengo le dita incrociate. A un certo punto la gentile operatrice mi chiede: codice dell’azienda? Ma che ne so io del codice? Eppure ci vuole! Merda, merda e rimerda… lo trova lei. Fiuuuuh, non è caduta la linea. Poi mi chiede l’IBAN… devo darglielo adesso? Lo vuole adesso? Su due piedi non l’ho con me… posso mandarglielo via mail? No, adesso, altrimenti la pratica scade. Sudo freddo. Niente. Non ce l’ho. Non posso nemmeno telefonare a casa per un aiuto o giocare il jolly. Merda virtuale, stronzo binario, cacca wireless! La domanda è incompleta. Devo richiamare!  Nel frattempo mi chiamano dall’ufficio per l’impiego di Parma… da Bologna richiedono la tua richiesta di DID… sì la mando subito! Provo io a completare la domanda sul sito dell’INPS con il mio IBAN… ma dov’è finita la domanda da completare? L’operatrice mi aveva detto che l’avrei trovata “subito” ! Provate voi a trovare una domanda da completare se siete capaci! È una questione di principio: alle 12,37 trovo la domanda. La completo. Mi accordo però di avere completato una domanda simile…perché ci sono due sussidi di disoccupazione: ASPI e miniAspi… si chiamano così! Posso cancellare la domanda che ho compilato per errore? (potrò commettere un errore io?) No. Neanche morto. E adesso? Ricontatto il call center? Merda virtuale, cacca binaria, stronzo wireless!

Morale? Ancora niente di fatto! Vi tengo informati!

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