Nel 1200 circa il Comune di Parma (la mia città natale) aveva creato un grande spazio per il commercio mettendolo a disposizione della città: la Ghiaia (una spianata creata dalla deviazione del corso del fiume). Sempre il comune aveva vietato l’intermediazione dei prodotti della compagna (cioè no grossisti!) in modo che i contadini vendessero direttamente i loro prodotti e allo stesso tempo effettuassero i loro acquisti sempre in città. Il mercato ebbe un successo tale che si dovette replicare anche il mercoledì (oltre che al sabato). A Parma poi venivano da tutta Europa per le fiere dove si vendeva LANA (il nostro prodotto principale!) e il famoso fustagno…le fiere erano organizzate però in modo da non sovrapporsi a quelle degli altri comuni: infatti era stato istituito un calendario interregionale. Non commento perché credo che la storia a volte parli da sola. Faccio solo una domanda a me stesso che spero solleciti tutte e tutti: il medioevo era davvero un secolo di degrado rispetto alla civile contemporaneità? Certo, a me sorge spontaneo un residuo orgoglio medioevale di essere parmigiano…
Potrebbe anche interessarti
Una bella notte d’estate con la luna sporca-di-nubi, Alessandro ed Enrico divertenti compagni. Una bella serata. Alessandro al piano, Enrico al contrabbasso […]
Mi dici che sono un poeta. Ma tu che ne sai dei poeti? Per essere poeti bisogna essere quantomeno malinconici. Far durare […]
E’ abbastanza incredibile come siamo capaci di ascoltare – con partecipazione e commozione – i racconti dei superstiti italiani ed europei perseguitati […]
Alla Royal Albert Hall di Londra – una delle sale da concerto più importanti del mondo – la platea [durante i “Promenade […]